Il racconto di un evento

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Le chiavi di successo per la sostenibilità in sanità

De-finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), scarsità delle risorse da investire, burocrazia farraginosa che da tutela diventa ostacolo per la messa a punto di servizi innovativi, e conseguenti disuguaglianze di accesso da parte dei cittadini. Di questo si è parlato a SIMMNERGIE, il XV Congresso della Società Italiana di Leadership e Management in Medicina, tenutosi a Roma il 14-15 settembre 2023. il meeting, nato per mettere a fuoco le chiavi di successo per la sostenibilità in sanità, ha visto confrontarsi i più rilevanti interlocutori italiani in ambito sanitario: dalla politica, alle istituzioni, all’industria.

Sollecitati nella tavola rotonda – moderata dal Presidente SIMM Mattia Altini e dal Direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini – ad una riflessione sulle necessità attuali e sul futuro della sanità pubblica italiana, ecco alcuni degli spunti emersi nella discussione da parte dei protagonisti del settore sanitario.

Mattia Altini, Direttore dell’Assistenza Ospedaliera della Regione Emilia-Romagna e Presidente della Società Italiana di Leadership e Management in Medicina Il decreto ci mette finalmente davanti alla necessità di mettere al centro del SSN il territorio. È fondamentale sfruttare la capacità produttiva e l’efficacia delle cure integrate ospedaliere e territoriali, riportare equità nei carichi di lavoro dei professionisti. Questo processo di cambiamento dovrà coinvolgere in primis investimenti sul capitale umano, cioè sulle persone che lavorano in sanità, anzitutto ricalibrando i processi di formazione, di contrattazione (spesso troppa e disomogenea), alla luce delle nuove tecnologie per la presa in carico dei pazienti, e in un’ottica di valorizzazione delle professioni e dei nostri professionisti

Andrea Borraccini Healthcare Affairs Lead, Boehringer Ingelheim Italia: Ritengo sia necessario tener conto delle opportunità che l’industria può offrire per migliorare il sistema salute: le aziende sono una miniera di progettualità che possono essere messe a disposizione del SSN. Le partnership devono trovare un quadro normativo semplificato fondato sulla fiducia reciproca perché le aziende sono già all’interno del sistema ma non riescono a dare un apporto adeguato.

Giorgio Casati Direttore Generale ASL Roma2: Il PNRR o il Dm 77 non ci salveranno da soli. Perché abbiamo successo serve creare una catena di modelli digitali con piani individuali non solo sulle specifiche patologie, ma intessendo sinergie, con più fiducia anche nei confronti delle Aziende Sanitarie e nel loro personale.

Raffaele DoniniCoordinatore Commissione Salute Conferenza Stato- Regioni: La sostenibilità del SSN e della sua progressiva omogeneizzazione deve essere la questione principale di ogni Governo. Il DM 77, in questo senso, è la Carta costituzionale della sanità territoriale. La Sanità non rappresenta soltanto un sistema per la cura dei cittadini e non può essere considerato soltanto come un costo, deve bensì essere visto come un investimento per il futuro. In questo scenario la riforma dell’Emergenza e Urgenza è paradigmatica e prioritaria, anche per evitare una inevitabile emorragia di pazienti verso l’offerta privata. Le Regioni sono ora chiamate a produrre e condividere dati in un’ottica di stratificazione del rischio, fondamentale per un SSN moderno e all’avanguardia.

Gilberto Gentili Direttore Generale AST Fermo: Stiamo assistendo una pericolosa disaffezione da parte di infermieri e medici per il Ssn, anche in ragione di una sproporzione del carico di lavoro: medici di guardia medica oberati, schiacciati dai tanti interventi a cui sono chiamati, in zone periferiche, per mancanza di personale. Sono risorse perse: bisogna distribuire i compiti e gli impegni.

Raffaello Innocenti Componente giunta Farmindustria: L’attuale situazione del SSN ci offre delle opportunità: PNRR per uscire dal modello ospedale-centrico, ma solo con un utilizzo oculato delle risorse per favorire l’introduzione di strumentazioni e digitale, telemedicina in particolare. Non da ultimo favorire la multidisciplinarietà per la corretta gestione del paziente. Come Farmindustria non possiamo non considerare anche il contributo che può arrivare al SSN dalle aziende.

Beatrice LorenzinSenatrice della Repubblica, Membro della V Commissione permanente (Bilancio): Siamo in una situazione di assoluta criticità. Sulla sanità si può e si deve fare la differenza scegliendo di aumentare strutturalmente il FSN. Le regioni chiedono 4 miliardi, cifra sostenibile per lo Stato, per coprire i debiti da Covid, tamponare l’inflazione, e affrontare i payback dispositivi medici. Servono però altri 3 miliardi per garantire l’erogazione dei LEA, l’accesso alle terapie innovative, la riduzione delle liste d’attesa e il nodo del personale, perché senza ricercatori e operatori sanitari di qualità l’intero sistema crolla, compresa l’università. Infine i 20 miliardi del PNRR sono risorse vitali per la riforma della medicina territoriale, per l’innovazione, per la diagnostica e la digitalizzazione. Solo così non aumenteranno le disuguaglianze sociali e di salute.

Lorenzo MalagolaSegretario Commissione – XI lavoro pubblico e privato: Il divario tra Nord e Sud a livello sanitario è inaccettabile. In questo lo Stato non ha solo il compito di definire solo la spesa da erogare; è l’attore che può attivare nuove leve per far crescere alcuni contesti regionali molto svantaggiati.

Giovanni Migliore – Presidente FIASO: C’è bisogno di grande chiarezza da parte del governo. Come manager siamo sempre stati preoccupati di trovare soluzioni per raggiungere gli obiettivi che ci venivano affidati, ma è indispensabile che ci sia un accordo chiaro sulle cose da fare, sugli obiettivi condivisi e sugli strumenti da mettere in campo per raggiungere risultati di concreta sostenibilità per il SSN. Ai cittadini dobbiamo portare scenari reali, non sogni.

Francesca PatarnelloVice presidente Astra Zeneca Italia market access & government affairs: Efficienza è rinunciare alle cose inutili, ma anche a ciò che non ci possiamo permettere. Agevolare l’accesso dei pazienti alle cure, valutare quando restringere agli specialisti il trattamento di alcune malattie croniche, semplificare la prescrivibilità dei farmaci: la tecnologia ci offre grandi opportunità per migliorare l’organizzazione e semplificare la vita dei pazienti. L’industria oggi può essere una risorsa per il SSN, vi sono molte sinergie possibili e le riteniamo auspicabili.

Andrea PieriniAccess Partnership Lead – Integrated Access Management Roche: Visto il cambiamento che stiamo affrontando e le criticità di personale, dobbiamo oggi più che mai fare sistema fra pubblico e privato, stringere alleanza per migliorare l’accesso alle cure riducendo le disuguaglianze.

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